La Mia Amica Atea
La Mia Amica Atea
«Per un fanciullo la religione significa semplicemente paura.
Dio è un uomo potente che vede tutto; Egli può vederti dovunque tu sia.
Per un fanciullo spesso ciò significa che Dio può persino vedere
quello che avviene sotto le coperte.
E introdurre la paura nella vita di un fanciullo è il peggiore di tutti i delitti.»
(Alexander S. Neill, Il fanciullo difficile, 1927)
La storia, narrata sotto forma di diario, parla di una ragazza che inizia a frequentare la scuola media e fa amicizia con una sua coetanea atea.
Inizialmente, lei rimane turbata da questa caratteristica della sua nuova amica, al punto che vorrebbe trovare il modo per aiutarla a credere in Gesù, ma alla fine sarà la razionalità a trionfare e la ragazza “senza Dio” darà alla protagonista un grande insegnamento di vita.
Un racconto, quindi, per bambini e ragazzi da far crescere con uno scudo nei confronti delle credenze religiose, spesso responsabili di paure interiori capaci di mettere a disagio anche molti adulti, che arrivano a limitare la propria libertà a causa del timore di andare all’inferno.
Se i genitori credenti hanno il diritto di insegnare ai propri figli che esiste un personaggio immaginario chiamato “Dio” che vive in un luogo magico chiamato “paradiso”, allo stesso tempo i genitori non credenti hanno il diritto di insegnare ai loro figli che esistono due scudi, chiamati “razionalità” e “libero pensiero”, in grado di proteggerli da quelle credenze che un giorno potrebbero metterli a disagio su vari aspetti della loro vita.
Consiglio dell'Autore
Il mio consiglio è quello di leggere il racconto e,
se lo considerate valido, di stamparlo e leggerlo ai vostri figli.
Dove Ordinarlo Gratuitamente
Lo potete scaricare cliccando semplicemente sull'immagine di sopra,
oppure potete ordinarlo in uno dei seguenti store:
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Per qualsiasi problema o chiarimento, potete mandarmi una e-mail a:
francescoavellalibri@hotmail.it